lunedì 29 ottobre 2012

* nella nostra cucina - tortiglioni con crema di peperoni e nocciole

FA-VO-LO-SA!!!!!
Non ci sono altre parole per descrivere questa crema di peperoni che ho usato venerdì per condire i tortiglioni del nostro pranzo.
La ricetta è ancora una volta di Martino Ragusa, che non sbaglia mai un colpo. Mai successo che una sua ricetta non sia riuscita perfettamente, e che non sia risultata eccellente! E' il mio guru!
In questo periodo abbiamo moltissimi peperoni tardivi, e mi sto sbizzarrendo per consumarli in modo ogni volta diverso. Questa crema finirà invasettata e congelata, così da poterla riassaporare per tutto l'inverno.
Intanto venerdì ce la siamo pappata con muchissimo gusto!

Ecco cosa serve per condire abbondantemente la pasta per 4 persone [con piccolissime variazioni]:
  • 450 gr di tortiglioni o pasta corta a vostro piacere
  • 450 g di peperoni rossi  e verdi [nell'originale Martino usa 300 gr di peperoni rossi e 150 di peperoni verdi, io ne avevo solo verdi, e tra questi uno appena macchiato di rosso]
  • 2 spicchi d’aglio 
  • 40 g di nocciole tostate 
  • 2 cucchiai di aceto rosso 
  • 50 g di pangrattato 
  • Olio extravergine di oliva 
  • un ciuffetto di prezzemolo 
  • Sale
  • [ Martino ci mette, naturlamente, anche un po' di pepe, io l'ho omesso]
Ho tostato le nocciole in forno a 100° per una mezz'ora, e nel frattempo ho arrostito i peperoni sul fornello usando la piastra di ghisa finché la buccia non si è quasi carbonizzata [per la verità, due dei miei peperoni si sono carbinizzati completamente, quindi attenzione! non distraetevi come è successo a me].


Li ho messi per un po' minuto in un sacchetto di carta da pane e poi li ho spellati e ho eliminato i semi. Successivamente ho messo nel mixer i peperoni, l’aglio, le nocciole tostate, l’aceto rosso, il pangrattato, il prezzemolo [anche qui mi sono distratta e l'ho messo insieme al resto, in verità andava messo dopo, tritato con la mezzaluna e nella crema pronta] e  il sale e ho frullato versando a filo l'olio finché la crema non è risultata bella omogenea.



Ho scolato la pasta al dente e l'ho condita con la crema, ammorbidendola con un pochino di acqua di cottura tenuta da parte.

Le foto dei piatti non le ho, in quel momento e sentendo quell'aroma che stuzzicava l'acquolina, l'ultima cosa a cui pensavo era di scattare una foto...

:o)

venerdì 26 ottobre 2012

* It's Friday, I'm in love :: 38

{this moment}
Una singola foto, senza parole, che fermi un momento semplice e speciale, così da metterlo in pausa, assaporarlo e imprimerlo nella memoria, condividendolo
(ispirato da ThisMoment di SouleMama)

quasi quasi, un tuffetto...

mercoledì 24 ottobre 2012

* Annunciaziò, annunciaziò!!!

Qui parlavo di un progetto che stava prendendo forma lentamente... alla faccia della lentezza!!!! ben 9 mesi! a pensarci bene, ora che faccio i conti, un vero parto!

E' nato, infatti, il mio shop on line, sul portale DaWanda... 
Si chiama, indovinate???



Cliccando QUI potete dargli una sbirciatina...

:o)

* Harborea - festa delle piante e dei giardini d'oltremare

Eccomi, con un po' di ritardo, a raccontarvi della nostra mezza giornata ad Harborea. E' stato bello, anche se sono andata via con la sensazione di non aver visto proprio tutto per bene, perché la Gnoma era un po' annoiata, e di conseguenza un po' lagnosetta.
Il parco di Villa Mimbelli, che ospitava la mostra, è un posto molto bello ricco di piante ad alto e basso fusto, la cornice ideale per una manifestazione del genere.


Il sole non era proprio splendente, ma tiepido e gradevole.


Questa edizione era dedicata alle rose rifiorenti e alle piante tropicali, ma c'erano anche tanti stand che proponevano piante diverse.

Il Capitano ama molto le rose, che nel nostro giardino mancano, per cui la nostra prima tappa è stata dedicata a questi fiori bellissimi.


L'espositore aveva anche delle bellissime Clematidi, ma  il nostro budget era piuttosto limitato e le rose che abbiamo preso non è che fossero proprio economiche. Sarà per un'altra volta. Per ora mi accontento delle foto [Ilaria, sono dedicate a te!!].




Abbiamo scelto due piante di rosa, la prima profumatissima ha un nome che io trovo del tutto inappropriato, Julio Iglesias!!! ma evidentemente chi l'ha creata era un suo fan...
La sua bellezza e il suo profumo, molto intenso, fanno dimenticare questo particolare dissonante.



Come vedete, ha subito attirato un'ospite!

La seconda,  pare si chiami Bolshoi, ma il vivaista non ne era del tutto sicuro [bah!!!!]. Ci è piaciuto il suo colore giallo pallido.


Tra i vari stand che proponevano cose un po' diverse dalle sole piante ci ha colpito molto uno che esponeva frutti antichi e che vendeva anche alcuni alberelli.
Purtroppo non ho preso nota del suo nome, ma ho scattato parecchie foto del banco con decine di mele e pere diverse dai nomi curiosi.






In questi aster colore del cielo mi ci sarei tuffata, sembravano una nuvola azzurra... decisamente molto fotografati da quello che ho potuto notare mentre facevo questo scatto.


La Gnoma, intanto,  si aggirava incuriosita tra i lavori in ferro battuto per gli arredi esterni.


C'erano poi numerosi espositori di piante grasse, questo era davvero spettacolare con la sua distesa di piccoli esemplari.






Un altro piccolo acquisto, forse un po' fuori tema, lo abbiamo fatto al banco delle spezie



Un curry non piccante, in modo che anche la Gnoma possa gradirlo. C'era da lasciare le tasche anche qui!

E per finire ancora due bellissime creature di madre natura:
dei superbi cedri


e una elegante orchidea...



Ah! dimenticavo di dire che abbiamo acquistato anche tre bulbi di fritillaria, dall'odore piuttosto pungente [pare infatti che siano antitalpe e antizanzare] di cui purtroppo non ho foto da mostrarvi, ma che promettono piuttosto bene, e speriamo che non puzzino anche i fiori!

:o)

lunedì 22 ottobre 2012

* nella nostra cucina - marmellata di pomodori verdi

Finita l'estate, le piante di pomodori San Marzano hanno strenuamente continuato a generare frutti, che però per il calare delle temperature e per l'abbassamento del sole, maturavano molto molto lentamente, diventando facile preda di uccelli e cimici. Le piante inoltre erano diventate un groviglio rigoglioso che faceva invidia al sottobosco della foresta amazzonica, per cui ci siamo decisi ad estrirparle. Abbiamo però voluto salvare i numerosissimi pomodori ancora verdi: ben 6,5 kg!!!!



Ho pensato -"E ora? che ci ci faccio con tutti questi pomodori verdi???"- 
Mi sono messa alla ricerca in rete delle diverse possibilità di consumo e/o conservazione, e poco più della metà sono finiti in marmellata, che servirà per accompagnare carni e formaggi.

Ecco cosa ho usato per 3,5 kg di

MARMELLATA DI POMODORI VERDI

3,5 kg di pomodori verdi
3 limoni
1,2 kg di zucchero

Ho lavato bene tutti i pomodori, li ho tagliati a pezzetti piccoli lasciando la pelle e li ho messi a marinare con lo zucchero e il succo dei limoni per tutta la notte.
Il mattino dopo ho messo il composto di pomodori, zucchero e limone sul fuoco e l'ho portato ad ebollizione. Quando  ha iniziato a bollire ho abbassato la fiamma e lasciato cuocere per 15 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Passati i 15 minuti ho spento il fuoco e lasciato raffreddare e riposare per un'altra notte. Il giorno dopo ho rimesso la marmellata sul fuoco e l'ho fatta cuocere a fuoco lento per circa mezz'ora, mescolando e schiumando quando necessario. Quando la marmellata si è ridotta nella pentola di circa un quarto ho frullato tutto con il minipimer a immersione e l'ho versata bollente nei vasetti [sterilizzati nel forno a 100° per mezz'ora],  che una volta chiusi, ho subito capovolto a testa in giù,  lasciandoli raffreddare e formare il sottovuoto.


:o)

venerdì 19 ottobre 2012

* It's Friday, I'm in love :: 37

{this moment}
Una singola foto, senza parole, che fermi un momento semplice e speciale, così da metterlo in pausa, assaporarlo e imprimerlo nella memoria, condividendolo
(ispirato da ThisMoment di SouleMama)

fall in love with the green

mercoledì 17 ottobre 2012

* incontri terrestri .:. 6 - l'orbettino

I primi di settembre, una mattina, con la Gnoma ci siamo imbattute in questo animaletto, che credevamo essere un piccolo di serpente.


- "Perché? non è un serpente?"- diranno i più. No, in realtà è un orbettino, una lucertola, che, nel corso dell'evoluzione, ha perso le zampe!!
Nell'identificazione mi ha aiutato uno degli utenti del fantastico sito Acta Plantarum, dove in un forum appostito ho pubblicato una foto chiedendo a che specie di serpente appartenesse! e poi la sorpresa di scoprire che non lo è.


Come potete notare dal confronto con il copriobiettivo della mia macchina fotografica (67 mm) era proprio piccolo, al massimo 10 cm. 






Non è affatto pericoloso e, soprattutto, mangia le lumache!!!!

QUI un approfondimento per chi fosse interessato.

:o)

lunedì 15 ottobre 2012

* nella nostra cucina - torta allo yogurt variegata al cacao

Con questa ricetta partecipiamo al contest "Cucinando con i bambini: piccoli chef ai fornelli", invitate da Claudia di Scorza d'arancia.


L'intento era di passare un pomeriggio a spignattare io e la Gnoma treeene, che è sempre pronta ad aiutare in cucina, soprattutto negli assaggi, per cui ho scelto una ricetta molto semplice, dove non ci fosse bisogno di tagliare nulla, e che poi risultasse gradita e leggera nello stesso tempo!

Per realizzare questa torta abbiamo usato:

3 uova
1 vasetto di yogurt bianco intero da 125 gr
3 vasetti di farina bianca
2 vasetti di zucchero di canna grezzo
30 gr di cacao amaro
3/4 di vasetto di olio di girasole
1 bustina di lievito per dolci

Per prima cosa abbiamo ridotto a velo lo zucchero di canna con il minipimer,  in modo da favorirne lo scioglimento


poi lo abbiamo messo nell'impastatrice insieme ai tuorli delle 3 uova per montarli bene insieme.


Una volta montate le uova con lo zucchero la Gnoma ha fatto il suo primo assaggio!

 
L'impasto ha superato il primo esame, e così abbiamo potuto aggiungere lo yogurt, la farina e l'olio.


Dopo aver amalgamato bene tutti gli ingredienti, abbiamo montato a neve i bianchi delle uova e li abbiamo aggiunti all'impasto delicatamente.
Poi la Gnoma ha aggiunto il lievito setacciandolo con l'aiuto di un colino.


Abbiamo diviso l'impasto in due parti uguali e ad una delle metà abbiamo aggiunto il cacao.


Poi abbiamo distribuito in una tortiera da ciambella, imburrata e infarinata, i due impasti a cucchiaiate, alternandoli uno all'altro.
Naturalmente, prima di infornare per circa 30 minuti a 180°, è stato necessario un altro test dell'impasto.


E mi sembra proprio che anche questo secondo assaggio sia stato positivo!


Guardare per credere!!!


:o)