mercoledì 30 gennaio 2013

* Cosa c'è di VERDE nella nostra vita?

Una sera di due settimane fa, mentre ascoltavo Caterpillar su Radio due, ho sentito rivolgere agli ascoltatori questa domanda: "Cosa c'è di verde nella vostra vita?".
Via alle telefonate e ai contrubuti. 
Così mi sono ritrovata a fare anche io, mentalmente, un elenco delle "azioni verdi" della nostra famiglia, eccolo qui:
  • la casa in bioedilizia [niente materiali inquinanti]
  • il riscaldamento a pavimento con pompa di calore geotermica
  • i pannelli solari per l'acqua calda
  • il compostaggio dei rifiuti organici
  • tutte le lampadine in casa sono a basso consumo o led
  • il detersivo spray igenizzante home made
  • detersivo eco home made e acido citrico (come anticalcare) per il bucato, a volte percarbonato usato come smacchiatore/sbiancante; lavatrice con carico diretto dell'acqua calda e SEMPRE il programma ECO
  • pastiglie per la lavastoviglie ecologiche, biodegradabili al 100% (max consumo di acqua per lavaggio 7 lt e carico diretto dell'acqua calda)
  • il deodorante home made
  • il dentifricio home made
  • il gel nutriente per i capelli oil-non-oil ai semi di lino home made di ErbaViola
  • la raccolta differenziata (of course! c'è da chiedersi come possa esserci ancora chi non la fa) 
  • il pane (con la pasta madre), i biscotti per la prima colazione, marmellate e conserve fatti in casa, più km zero di così!
  • automobili (purtroppo due!) a metano
  • il piccolo orticello biologico
  • i semensai per l'orto fatti utilizzando i contenitori delle uova, o i rotoli della carta igienica
  • per quel che è possibile, alimenti biologici (latte, uova, pelati, olio di semi di girasole, olio extravergine d'oliva SEMPRE)
  • il "dado" vegetale home made
  • oggetti d'uso quotidiano realizzati con materiali di riciclo, tipo bloc notes fatti con i fogli usati da un solo lato, o il cestino con la carta da imballo, o le scatole per contenere gli oggetti realizzate riutilizzando le scatole da scarpe o simili
  • giochi e pupazzi per la Gnoma fatti con materiali riciclati 
  • usiamo sempre i coperchi sulle pentole e sul fornello adeguato
  • spegniamo sempre le luci quando non servono (anche la Gnoma lo fa di già)

VERDE
Avremmo voluto mettere anche i pannelli fotovoltaici, ma la costruzione della casa ha prosciugato tutte le nostre risorse, non siamo riusciti ad accedere ai finanziamenti, per cui questo passo ulteriore verso "il verde" è, per ora, rimandato.

In fine ne approfitto per ricordare che il prossimo 15 febbraio è la Giornata del Risparmio Energetico, promossa da Caterpillar; noi, come ogni anno, aderiremo!


E voi? cosa fate di "verde" nel vostro quotidiano?


lunedì 28 gennaio 2013

* nella nostra cucina - dado vegetale fatto in casa

Anche questa ricetta mi arriva dalla sorella del mio papà che faceva le Melanzane a barchetta.
In rete ce ne sono varie versioni, con piccole variazioni. Ultimamente ne ha pubblicato una la bravissima Grazia Cacciola di ErbaViola, trovate qui la sua ricetta.

Questa è la ricetta che seguo io, tramandatami da zia Giulia. Si può conservare in frigo o anche nel congelatore, dove resterà morbido per la consistente presenza di sale, che ne impedisce la solidificazione totale.


Ecco cosa vi serve per circa 3 vasetti da 250 gr:

250 gr di sedano verde
2 carote
2 cipolle
2-3 spicchi d'aglio
2 foglie di alloro
1 rametto di rosmarino
2 ciuffi di salvia
una manciatina di prezzemolo
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
250 gr di sale

Frullo nel mixer tutte le verdure e gli odori e li trito molto finemente. Trasferisco tutto in un tegame dal fondo spesso e aggiungo il sale, lasciando stufare a fuoco bassissimo per 20/30 minuti, mescolando di frequente. Passato questo tempo aggiungo l'olio.
Lascio intiepidire e poi ripasso tutto al mixer per ottenere una crema. Suddivido in più vasetti [precedentemente sterilizzati] e lascio raffreddare per poi mettere tutto in freezer (resta morbido, non indurisce grazie al sale). Nel caso non vogliate tenerli in freezer meglio riempire i barattoli quando il composto è ancora bollente, chiudere e capovolgere i barattoli in modo da far formare il sottovuoto. Una volta aperto il barattolo andrà conservato in frigo.
Ah! un cucchiaino da tè in genere basta per mezzo litro d'acqua... poi ognuno fa a suo gusto!

:o)

martedì 22 gennaio 2013

* il numero 5

Siamo in questa casa nei campi da due anni e finora siamo rimasti senza numero civico, dal momento che qui prima c'era solo un pezzo di giardino parte della proprietà confinante.
Non volevo un numero civico qualsiasi, per cui ho aspettato, che ci fosse "un incontro" fortuito... e dopo una lunga attesa l'incontro c'è stato!

La scoperta della bravura e della simpatia di Francesca, di Fiori in testa, è stato un bel regalo dell'anno appena passato. 
Il primo contatto è stato virtuale, tramite i nostri blog, poi nel settembre 2012 abbiamo avuto l'occasione di incontrarci insieme ai nostri compagni e agli gnomi, Tommi e Sara, ed abbiamo passato una bellissima giornata, che ha confermato in pieno le sensazioni positive vissute attraverso il web. 
Un giorno curiosando nel suo shop ho avuto un'illuminazione: chi meglio di lei poteva realizzare la mattonellina con il numero civico che esisteva solo nella mia testa??
Piccola premessa: io ho una vera mania per tutte le creature marine e per il mare in generale, ne sento costantemente la mancanza, così mi circondo di immagini e oggetti che me lo ricordano.

Ed eccola qui, arrivata e messa in posizione!!!


Se camminate per le campagne pisane, e vi capita di trovare un civico con dei pesci... beh, di sicuro siete arrivati a casa nostra! Vi sfido a trovarne un altro nei dintorni!


Grazie Francesca!!!!

lunedì 21 gennaio 2013

* nella nostra cucina - il burro chiarificato

Era tantissimo tempo che volevo cimentarmi nel burro chiarificato con i soliti timori che accompagnano le "prime volte", ma, come è successo per la pasta madre, quella che sembrava essere [nella mia mente dotata di una fervidissima fantasia, pronta ad immaginare gli scenari peggiori... eh! devo imparare ad essere positiva, pure ai fornelli!] una cosa complicatissima si è rivelata, nel farla, una cosa semplicissima.


Dopo aver letto il bellissimo post in proposito sul Pasto Nudo [non perdetevelo!!] mi sono decisa.

Il burro sottoposto a questo procedimento, perde la parte acquosa, si separa dalla caseina, e raggiunge un punto di fumo molto alto, pari quasi a quello dell'olio d'oliva. Non che io faccia un uso smodato di burro in cucina, però quelle volte che capita preferisco usarlo chiarificato.

Si può fare sia a bagnomaria che in un pentolino dal fondo spesso, su fuoco molto basso. Io ho optato per questa seconda scelta, usando anche uno spargifiamma in modo da abbassare ulteriormente il calore del fornello. Quando deciderete di farlo prendetevi del tempo, perché ci vuole un'ora, almeno.

Necessario:
500 gr di burro da panna di centrifuga
un pentolino dal fondo spesso
un barattolo di vetro da 500 ml ca

Ho messo il burro nel pentolino sul fornello più piccolo, usando anche uno spargifiamma e mantenendo il fuoco più basso possibile, e ho lasciato che si sciogliesse piano piano.


Una volta sciolto il burro, sulla superficie ha cominciato a formarsi una schiuma bianca [le proteine, che catturate dalle bollicine d'aria, vengono in superficie], che ho tolto con un cucchiaio molto delicatamente.

Secondo una ricetta trovata in rete da Sonia, si può anche lasciare il burro a formare la sua crosticina per poi toglierla alla fine, ma essendo per me la prima volta non mi sono fidata [di me stessa, naturalmente!] e ho preferito seguire tutto il processo a vista.
Pian piano il burro ha cominciato a diventare trasparente e la caseina a precipitare sul fondo.

In questa fase il burro sobbolle e sfrigola leggermente.
Quando mi è sembrato sufficientemente chiaro [dopo un'ora circa dall'inizio], ho spento il fuoco e ho filtrato il burro liquido con un tovagliolo di lino pulito [e lavato senza detersivi, né ammorbidenti] in un barattolo di vetro.


Che bel colore, vero? somiglia al miele di acacia.

L'ho lasciato raffreddare, ho chiuso il barattolo e ho l'ho messo in frigo, ma può essere conservato anche a temperatura ambiente.

In fine, prima di cimentarvi vi consiglio di nuovo di leggere il post di Sonia sul Pasto Nudo, che di sicuro è più ferrata di me in queste cose e dà anche una serie di ulteriori approfondimenti.
:o)

domenica 20 gennaio 2013

* un cestino dalla carta da pacchi

Per cesti e cestini ho una vera passione, soprattutto quelli intrecciati in fibre naturali, tanto che ho dedicato alla raccolta di progetti per realizzare questi oggetti un'intera bacheca su Pinterest
Tra questi, ce n'è uno che ho trovato diverso tempo fa nel sito Design Sponge, una bella idea per riutilizzare la carta da imballaggio, da pacchi o anche da parati.
Con pazienza ho raccolto la carta che mi serviva e ora finalmente posso illustrarvi il lavoro, che è molto più semplice di come può sembrare inizialmente.


Servono:
carta da imballaggio, da pacchi o da parati
una macchina da cucire
colla
graffette
CALMA e PAZIENZA [si è poi ricompensati dal bel risultato!]

Per prima cosa bisogna tagliare otto strisce della stessa larghezza e lunghezza (le mie erano di circa 70x120 cm) e piegarle su se stesse. 


In questa operazione, per cercare di piegare le strisce tutte della stessa larghezza ho usato un cartoncino di 4 cm come guida.


Poi queste strisce vanno cucite, a circa 1 cm da ognuno dei bordi [mi dispiace, ma le foto di questo passaggio dovrete vederle nel post originale, perché le mie le ho perse!]

In tutto servono 8 strisce per lo scheletro e 5 o 6 per i lati del cestino, a seconda di quanto alto lo si vuole.
Bisogna ora intrecciare le otto strisce dello scheletro in modo da formare una sorta di croce, alternandole una all'altra, tenendo rivolti verso quello che sarà l'interno del cestino i lati delle strisce che presentano delle imperfezioni, e mettendo una goccia di colla nei punti più esterni, in modo da fermare le strisce.
Pe maggior chiarezza, ecco una foto presa direttamante dal post originale (spero non me ne vogliano gli autori!) che illustra bene come intrecciare la base.

Photo by Brett Bara via Design Sponge
Pronta la base, bisognerà intrecciare le strisce che comporranno i lati: bisogna misurare la larghezza di un lato della croce, aggiungere circa 5 cm e moltiplicare per 4; il risultato è la lunghezza delle strisce che si useranno per creare i lati del cestello.
Io ne ho usate 5.
Differentemente dall'autore del progetto presente in Design Sponge, io ho usato strisce di carta di colori diversi, cercando comunque di ottenere un effetto finale armonioso, per cui lo scheletro è fatto di un colore e le strisce che formano i lati sono di un altro.
Nella foto qui sotto si può vedere il posizionamento della prima: le graffette aiuteranno a tenere ferma la striscia, che andrà leggermente accavallata alle due estremità e incollata.


E così via, con le altre facendo attenzione ad alternare bene le strisce nel formare gli intrecci.


Una volta posizionate tutte le strisce che compongono i lati, bisognerà piegare verso l'interno del cestino le strisce dello scheletro.


Per fermarle basterà infilarle nelle altre strisce, seguendo l'intreccio.

Una goccia di colla servirà a fermare quelle che si piegano su se stesse.

Et voilà!!
Che ne dite?? incredibile vero?
Se volete farlo anche voi, vi consiglio di andare a dare un'occhiata al post di Design Sponge, dove tutti i diversi passaggi sono illustrati da foto più numerose e migliori delle mie!






:o)

venerdì 18 gennaio 2013

* It's Friday, I'm in love :: 43

{this moment}
Una singola foto, senza parole, che fermi un momento semplice e speciale, così da metterlo in pausa, assaporarlo e imprimerlo nella memoria, condividendolo
(ispirato da ThisMoment di SouleMama)


giovedì 17 gennaio 2013

* in mancanza di Photopshop...

La strada per riavere Photoshop funzionante è lunga, e io mica potevo aspettare???
Mi sono attivata e ho trovato in rete un Photo Editor valido, che mi permette di ridimensionare, modificare e personalizzare le foto, certo non è uno strumento professionale, ma nell'attesa va più che bene.



Basta cliccare su Edit a Photo, caricare la foto che si desidera editare

e procedere usando gli strumenti sulla sinistra della schermata... facile ed efficace!!

In questo modo, da domani, potrò di nuovo pubblicare i miei post, in attesa del pacchetto Adobe che mi serve anche per altro... acc!!
A domani, allora!

* illustrazione .:. 3 - Riccardo Guasco

sabato 12 gennaio 2013

* Comunicazione di servizio 2: ancora non ci siamo... uff!!

Il nostro Mac è rientrato sano e salvo alla base, ma Photoshop e tutto il pacchetto Adobe non vanno più! 
Questo significa che non posso ridurre ed elaborare le foto a corredo dei post che vorrei scrivere, e che dovrò aspettare ancora, io per pubblicare, voi per leggere...
Avevo programmato in anticipo ancora tre "uscite" del nuovo appuntamento dedicato all'illustrazione, se non riuscirò a ripristinare Photoshop vedrete pubblicate, per ora, solo quelle.
E vabbè... portiamo pazienza. 
A presto!

lunedì 7 gennaio 2013

* nella nostra cucina - patate "arrecanate"

Ohhh... si ricomincia con le ricette.

 
Le Patate "arrecanate", piatto semplice ma gustosissimo, sono una preparazione tipica campana; la parola "arrecanate" deriva da "arecheta" ovvero origano, e prevedono l'uso di ingredienti poveri e che in genere in casa non mancano mai: patate, pomodori, cipolle e origano [a volontà]. 
Patate, cipolle e pomodori andrebbero tagliati a fettine tonde e sistemate nella teglia alternate tra di loro e leggermente sovrapposte una sull'altra fino a riempirla, ma dal momento che io uso qualsiasi tipo di pomodoro abbia in casa, anche i datterini [come questa volta] e che, per dirla alla napoletana "mi scoccio" terribilmente di fare tante fettine regolari e preferisco tagliare tutto "a come viene" molto più velocemente, faccio così da sempre e mescolo tutto cercando di distribuire le verdure in uno strato unico e uniforme, in modo che si cuociano senza stufarsi.

Adesso viene la parte difficile, l'unica, visto che la ricetta è di una scemità scioccante, perché devo elencarvi le quantità degli ingredienti, e in questa preparazione io faccio tutto a occhio e a seconda del numero dei commensali!!! 

Allora, approssimativamente per 4 persone io userei: 

3 patate medie
400 gr di pomodorini o pomodori
1 cipolla grossa o 2 medie
tanto origano 
sale
olio extra vergine d'oliva

Preriscaldo il forno a 200°. Taglio le patate a tocchetti né troppo piccoli né troppo grossi, i pomodorini a metà se sono piccoli, altrimenti a tocchetti di dimensioni più o meno simili a quelle delle patate, le cipolle a pezzi non troppo piccoli.


Condisco tutto con una grossa spolverata di origano, il sale e l'olio (circa 1 cucchiaio per patata più uno per tutti i pomodori), mescolo e spiano ben bene le verdure sulla teglia in modo da formare uno strato più uniforme possibile e infrono per una mezz'ora [se il forno non è ventilato ci vorrà un po' di più].


Sforno e pappiamo, e anche la Gnoma si lecca i baffi!

:o)

domenica 6 gennaio 2013

* i libri letti nel 2012

Come lo scorso anno riporto la lista dei libri che ho letto nel 2012, per mia memoria e per chi volesse un parere nel caso un titolo lo incuriosisse. Mi sono piaciuti quasi tutti, qualcuno di più, qualcuno di meno, quelli che prorpio non rileggerei mai li segnalerò con questi simboli ## (in realtà avrei dovuto scrivere quellO perchè solo uno l'ho trovato proprio pessimo)
Diversamente dall'anno scorso quest'anno ho preso nota di tutto, per cui l'elenco è completo, ma l'ordine è sempre sparso!

  • Dai diamanti non nasce nulla - Serena Dandini
  • L'isola di Arturo - Elsa Morante
  • Tutti i racconti di fantasmi - E. F. Benson
  • Il fante di cuori e la dama di picche - Joanne Harris
  • La scuola dei desideri - Joanne Harris
  • Diario di scuola - Daniel Pennac
  • Mare al mattino - Margaret Mazzantini
  • Sono contrario alle emozioni - Diego de Silva
  • La manomissione delle parole - Gianrico Carofiglio
  • Incontri con animali - Gerald Durrel
  • Stagioni - Mario Rigoni Stern
  • La briscola in cinque - Marco Malvaldi
  • Il principe della nebbia - Carlos Ruiz Zafòn
  • La forza del destino - Marco Vichi
  • I pesci non chiudono gli occhi - Erri de Luca
  • Fai bei sogni - Massimo Gramellini
  • La frontiera scomparsa - Luis Sepulveda
  • La neve era sporca - Georges Simenon
  • La vita segreta dei delfini - Rachel Smolker
  • Il torto del soldato - Erri de Luca
  • Donne informate sui fatti - Carlo Fruttero
  • Il mondo d'acqua - Frank Schätzing
  • La setta degli angeli - Andrea Camilleri
  • Il cielo rubato - Andrea Camilleri
  • La nave più bella - Cristina Comencini
  • Le prime luci del mattino - Fabio Volo
  • Il tempo che vorrei - Fabio Volo
  • Il gioco delle tre carte - Marco Malvaldi
  • Il re dei giochi - Marco Malvaldi
  • La carta più alta - Marco Malvaldi
  • La camera azzurra - Georges Simenon
  • La casa dei fiamminghi - Georges Simenon
  • Cime tempestose - Emily Brontë
  •  Il bambino è competente - Jesper Juul
  • Biancaneve deve morire - Nele Neuhaus
  • Il prigioniero del cielo - Carlos Ruiz Zafòn
  • Una suora siciliana - Dacia Maraini
  • Il quinto giorno -  Frank Schätzing
  • La doppia vita - Charlotte Link ##
  • Il più grande spettacolo della terra - Richard Dawkins (lettura ancora in corso)


sabato 5 gennaio 2013

* Comunicazione di servizio: Mac defunto!

Il nostro  Macbook ha tirato le cuoia… due sere fa si e' spento e non ne ha voluto piu'  sapere di riavviarsi. Ora sto scrivendo questo post grazie al kindle e alla nostra connessione wireless....
Per qunto efficace la cosa e' un po' scomoda, quindi abbiate pazienza se non riusciro' a rispondere ai vostri commenti, rimediero' appena possibile.
Nel frattempo vedrete pubblicati dei nuovi post che avevo scritto nei giorni scorsi e messo in programmazione.
A presto... speriamo!

venerdì 4 gennaio 2013

* It's Friday, I'm in love :: 42

{this moment}
Una singola foto, senza parole, che fermi un momento semplice e speciale, così da metterlo in pausa, assaporarlo e imprimerlo nella memoria, condividendolo
(ispirato da ThisMoment di SouleMama)

mercoledì 2 gennaio 2013

* nella nostra cucina - brioches con la pasta madre

Vi avviso in anticipo, non sono le brioches più buone del mondo, sarebbero potute venire più morbide, ma considerando che la pasta madre era al suo 11° rinfresco, quindi ancora non abbastanza forte, e che la lievitazione e la cottura hanno subito una serie di ritardi perché nel frattempo aveva nevicato ed era andata via la corrente, la ricetta mi ha soddisfatto e credo proprio che le rifarò, magari seguendo la ricetta del Pasto Nudo molto più precisa della mia che, inventata di sana pianta,  è di sicuro imperfetta.
L'avessi letta prima... però mi consola il fatto di non essere andata anni luce lontano dalla strada giusta.
Come premessa non è molto incoraggiante, lo so, ma ecco cosa ho usato:
250 gr di pasta madre
310 gr di farina 0 (zero)
2 tuorli d'uovo
60 gr di zucchero di canna grezzo
1 cucchiaino da caffé di sale
50 gr di burro
250 ml circa di latte

In una ciotola capiente ho messo  la pasta madre con la farina setacciata, insieme al burro ammorbidito a temperatura ambiente, i due tuorli, lo zucchero, il sale e ho amalgamato tutto aggiungendo il latte intiepidito poco a poco, fino ad ottenere un impasto un po' appiccicoso. Ho formato una palla, gli ho fatto il classico taglio a croce e l'ho messa a lievitare coperta da un panno bagnato e ben strizzato per circa 8/12 ore, forse anche di più. A causa della mancanza di corrente ho perso un po' il conto delle ore, di sicuro l'ho impastato la sera e le ho cotte dopo pranzo.
Dunque, dopo questo imprecisato tempo di lievitazione, sicuramente lungo, ho formato circa 8/9 palline, senza aggiungere altra farina, le ho posizionate leggermente distanziate una dall'altra su una placca da forno, le ho messe nel forno spento per circa una mezz'oretta, poi ho acceso a 160°, con la ventilazione, e le ho cotte per circa 30/40 minuti, tenendole comunque d'occhio, finché non le ho viste belle dorate.

Eccole qua
Una volta fredde, le ho conservate in un contenitore ermetico, e il giorno dopo erano ancora non troppo gommose e mangiabili.
Vanno perfezionate nella consistenza, però erano buone e profumate.
Ah! una nota per chi ama le cose molto dolci: a noi sono piaciute così, ma se volete un gusto dolce più deciso è meglio aumentare la dose di zucchero.
:o)

* Come back!!!!

Tornati!!!
dopo un mese esatto di assenza, eccoci qui, con un nuovo layout.
In realtà non era nelle nostre intenzioni restare così a lungo lontani da questo spazio, ma non sempre le cose vanno come si programma di farle andare, e allora tra un viaggio alle Canarie a trovare una persona a noi molto cara, la mancanza di connessione, la settimana di Natale passata, tra febbre e mocci, dalla nonna del Sud, il tempo è volato via.
Ma ora siamo di nuovo nella nostra casetta, che ad ogni ritorno ci accoglie con il suo buon odore di legno.

Per cominciare, o meglio, per ri-comiciare auguriamo a tutti voi le cose più belle per questo nuovo anno, e citiamo l'augurio che il nostro amico Belva ha fatto su Facebook, ci piace molto e lo giriamo a tutti voi:
"Vi auguro sogni a non finire
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
e risate di bambini
vi auguro di resistere all’affondamento,
all'indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca.

Vi auguro soprattutto di essere voi stessi."

BUON 2013!!!