venerdì 21 febbraio 2014

* Ricomincio a maneggiare le pietre...

Presa dalla nuova avventura di MiVà, era dalla primavera scorsa che avevo messo da parte quella che è la mia prima passione: i gioielli in pietre dure e argento.
Vi mostro gli ultimi lavori, la maggior parte realizzati per persone a cui voglio bene e che hanno avuto la pazienza di aspettare dei tempi molto lunghi.

Questi orecchini e il bracciale che seguono, non saranno nello shop, sono di mia suocera, che aveva delle belle perle coltivate, avanzate da un girocollo, e che giacevano inutilizzate:

Perle coltivate e turchesi

Perle coltivate e corallo rosso 


Perle coltivate e bambù di mare

Questi orecchini sono stati invece un regalo di compleanno, per mia cognata.

Agata verde e ametiste

Per finire due nuovi pezzi, abbinabili tra loro, per lo shop on line: un paio di orecchini

Quarzo rosa, ametiste, peridoto

e un bracciale a due giri che, volendo, può essere anche indossato come un'originale girocollo, con il bottone in madreperla sul davanti
quarzo rosa, cordino viola

E chest'è...*

* Trad.: E questo è tutto!

mercoledì 19 febbraio 2014

* Niente panico... vuole "SOLO" un costume da drago!

Quando la Gnoma mi ha fatto la sua richiesta per il costume di carnevale mi sono detta che la "rete" mi avrebbe salvata, e non mi sbagliavo come si nota dalla mia cartella "Costumes" su Pinterest.
La cosa difficile è stata trovare la "base". In un primo momento avevo pensato di usare un completo pantaloni e felpa verdi, ma è stato impossibile trovarli. Allora ho pensato di prendere una coperta di pile verde da cui ricavare un modellino, ma anche questa opzione ho dovuto scartarla per la difficoltà a reperirla: da Decathlon le vendono solo d'estate, per il campeggio, e arrivare fino a Firenze all'Ikea per una coperta mi sembrava eccessivo, anche perché volevo che questo costume fosse il più possibile a costo zero, e se non proprio zero, non più di 10. 
Ho girato vari mercati settimanali in zona senza risultati, l'ultima chance era quello che si tiene il venerdì mattina a Livorno,  il più grande di tutti, dove speravo di trovare il pile a metro, ma niente... cominciavo a disperare quando ho visto una bancarella di quelle "Tutto a 5 euro", sulla quale scavando scavando ho trovato due felpe di pile, di taglia large ed extra extra large, di due verdi differenti ma simili nella tonalità e il cervello ha cominciato a trottare. Ecco cosa è successo dopo averle comprate e lavate:

Premetto che io ho un limite: non progetto, ma creo "in itinere", partendo da una vaga idea iniziale mentre faccio l'idea si modifica, evolve ne fa nascere di nuove, quindi la costruzione di questo costume è stata una sorpresa anche per me man mano che lo cucivo.

Ho tagliato le maniche della felpa più grande che hanno costituito i pantaloni [scusate, la qualità delle foto è pessima!], usando come base di uno dei pantaloni della Gnoma [ho preso spunto qui].


Le ho leggermente tagliate in modo da "formare" un cavallo adeguato alla misura gnomesca, e le ho cucite insieme.


Ho ricavato un cartamodello da una maglietta e dalla parte posteriore della felpa, veramente ampia, ho ritagliato il davanti e il dietro di quello che sarebbe diventato il corpetto.


Dalla parte posteriore dell'altra felpa, di colore differente, ho ritagliato le maniche.
In entrambi i casi ho fatto attenzione a sfruttare la stoffa nel modo più efficace possibile così da non sprecarne nemmeno il più piccolo angolo, e il bordo di rifinitura sul fondo delle due felpe mi ha aiutato ad avere dei pezzi già rifiniti.


Con una manica della felpa più scura  ho fatto la coda, sulla quale ho cucito le scaglie in un modo facilissimo [prendendo spunto da qui]: ho ritagliato dei rombi di diverse dimensioni e colori - sfruttando dei ritagli di panno lenci avanzati da altri lavori - che ho cucito nella loro parte centrale al centro della coda, e che ho poi ripassato a macchina per "chiuderli".


Per fare la punta della coda ho usato un piccolo triangolo, avanzato dall'altra felpa, piegato a metà in cui ho inserito le scaglie.


Poi ho unito i due pezzi.


Nello stesso modo ho cucito le scaglie sulla schiena del corpetto, sul davanti del quale ho invece cucito, un po' confusamente, dei ritagli circolari di panno viola e giallo.


Ho cucito insieme tutti i pezzi, e ho attaccato la coda, dopo averla imbottita con dell'ovatta sintetica, ai pantaloni.

Poi è venuto il turno del cappellino [ho preso spunto da qui e da qui]: l'idea era cucire un cappello normale che diventasse la faccia del drago, per cui prima ho tagliato e cucito la base e poi ho aggiunto tutti i dettagli [occhi, cresta, denti, naso, orecchie] seguendo la fantasia e cercando di sfruttare quello che avevo a disposizione.


Prima prova, con denti e occhi.


E questo è il risultato finale, con le orecchie, le narici e una crestina fatta con un mop verde acido.


Ultimi dettagli:
  • gli artigli cuciti alle maniche del corpetto
  • le ali [ho preso spunto da qui e qui], per le quali mi manca l'elastico per infilarle sulle spalle, ma domani c'è mercato e provvederò!

La Gnoma è, per ora, molto soddisfatta... non vedo l'ora di farle una foto con tutto il costume finito.
Chissà se si divertirà ad indossarlo quanto mi sono divertita io a farglielo!

:o)


domenica 16 febbraio 2014

* Una promessa è una promessa


Viviana ed io ci "conosciamo" virtualmente da molti anni,  nel corso dei quali ha spesso cercato di coinvolgermi nei cosiddetti "Meme" o "Premi" e similari,  ai quali - lei sa benissimo - sono fortemente refrattaria. Però Viviana è una tipa pertinace, ci riprova con pazienza ogni volta, come dimostra l'ultimo, al quale ho commentato dicendo: "- Vivi, con tutto l'affetto che ho per te, ma 'ste domande... non potresti stilare tu un elenco di 10 domande ad hoc per me?? giuro che rispondo, a tutte, e ci scrivo un post! promesso! -" e lei non se l'è fatto ripetere due volte, inventandosene uno di sana pianta, proprio per me! ed è stata anche buona, visto che si è limitata a farmi solo 5 domande, anziché 10!

E mo'? mica posso tirarmi indietro? tanto più che mi ha preso in parola e l'ha chiamato "Una promessa è una promessa", facendo anche una serie di riflessioni sul valore che hanno le promesse al giorno d'oggi, in cui la coerenza che dovrebbe essere un valore, ha perso il suo significato, o forse non l'ha perso: è semplicemente ignorata a seconda delle convenienze.

Le regole del "gioco" sono le stesse di sempre: "vengono poste delle domande alle quali i designati devono rispondere e dovranno poi diramare a loro volta, citando con un link chi li ha nominati".

Le domande elaborate da Viviana sono le seguenti:

1) Qual è la promessa che ti hanno fatto e non mantenuto che più ti brucia ancora?
Non me ne ricordo. Diciamo che dimentico facilmente i torti che subisco, a meno che non siano gravi e reiterati, per cui se qualcuno mi ha fatto una promessa importante e poi non l'ha mantenuta l'ho dimenticato: nessun bruciore.

2) Qual è la promessa che ti hanno fatto che ti ha resa più felice quando è stata mantenuta?
Se faccio un bilancio di promesse mantenute che mi hanno resa felice ce ne sono tantissime nella mia vita, e sceglierne una mi risulta difficile, anche perché riguardano tutte la conferma dei miei affetti. Però posso dire che le promesse mantenute che mi fanno gioire e mi inorgogliscono di più sono quelle che mi fa la Gnoma e che riesce a mantenere, con la sua piccola maturità di quattrenne che dimostra di aver capito quanto le promesse siano importanti e che bisogna fare del proprio meglio per non infrangerle.

3) Hai mai fatto promesse che non sei riuscita a mantenere?
Sono dell'idea che se non si è sicuri di poter mantenere una promessa è meglio non farla, quindi mi faccio guidare da questo principio e generalmente funziona.
In un caso  in particolare a volte non mi riesce: quando torno a casa, al Sud, sono talmente tante le persone che vorrei vedere che spesso il tempo scarso o le circostanze non lo permettono, quindi la promessa di incontrarsi è capitato che io non l'abbia mantenuta.

4) Hai mai visto film sulle promesse (ad es. "Una promessa è una promessa" o "Bugiardo bugiardo") o letto libri incentrati su promesse (come ad esempio "La promessa" di Dürrenmatt o "Ho fatto una promessa" di Legrottaglie o "Palestina, una terra troppo promessa") e, se sì, cosa ne pensi?
No, mai visto nessuno di questi film, né letto uno di questi libri, e non mi viene in mente nemmeno qualcosa di alternativo a quelli suggeriti, ma prendo nota!!

5) Pensi che le promesse, la parola data, abbiano ancora valore nella vita di oggi?
Credo che abbiano valore individualmente, nel senso che c'è chi gli dà ancora un'importanza fondamentale.
Parlando in linea generale, invece, devo purtroppo notare con amarezza che No, non hanno più nessun peso sulla coscienza delle persone, soprattutto di chi ci governa: ultimamente ho sentito dire tutto e il contrario di tutto, seguendo le convenienze del momento corrente, e la cosa peggiore è che chi dovrebbe non ricorda, o fa finta di non ricordare, le promesse che sono state fatte.

Ora giro queste domande a chi vorrà rispondere e, come suggerito sagacemente da Viviana, "se la modalità "a domanda, rispondo" non vi garba, potete tranquillamente scrivere un post che però sia inerente all'argomento e tratti di promesse mantenute o di aspettative deluse: un racconto, un commento a un episodio di cronaca, un vostro ricordo personale... ovviamente inserendo anche il logo del premio."

venerdì 14 febbraio 2014

* Aggiornamento: il porta piante in macramé

Abemus Camera!!!!  per cui posso riprendere a scattare foto... ed ecco qui, come promesso, una foto del porta piante del tutorial illustrato QUI.


Come si può notare dalle foglioline nuove, l'edera ha gradito molto la nuova posizione!


martedì 4 febbraio 2014

* Notizie dal pollaio

Con una vecchia macchina compatta, ecco uno scatto della superproduzione giornaliera - o quasi - delle pollastre.


Amano entrambe lo stesso angolino per deporre e ogni volta spostano tutta la paglia da una parte. 
Diventano sempre più confidenti, anche se la più "anizana" tra le due - hanno sei mesi di differenza una dall'altra - si dimostra sempre un po' più timorosa.
Il loro menù comprende granaglie miste, pane secco - home made - ammollato - trifoglio del prato, e ogni tanto anche un bel lombrico grassoccio, che si contendono animatamente.
La Gnoma ha deciso di cambiare i loro nomi: Cocca ora si chiama Titti, e Cesira si chiama Cocca, io le chiamo Mimì e Cocò, il Capitano non le chiama affatto perché non bada a queste cose, speriamo non abbiano problemi di identità!!!

:o)